Nelle news o nelle pagine dedicate a ciascun plesso nei prossimi giorni troverete di tutto e di più sull’edizione #ioleggoperché23 @IC6 Bologna.
Ripassate da qui!
Un paio di screenshot sull’iniziativa #ioleggoperché2022 @IC6Bologna dai social di Eliselle e di Tiziana Roversi che tra qualche giorno condivideranno i loro LIBRI con le classi della nostra scuola. Come loro, non vediamo l’ora!
I ragazzi e le ragazze della classe terza E della scuola media Irnerio, accompagnati dalla prof.ssa Elisabeth Donatello, hanno potuto vivere un’emozionante esperienza. Sono stati invitati a partecipare alla presentazione del libro Cinni di Guerra, scritto da Giuseppe e Giacomo Savini, nella splendida cornice della sala Stabat Mater dell’Archiginnasio tenutasi il 29 novembre.
I due autori, a partire dai racconti del loro babbo, un cinno durante la seconda guerra mondiale a Bologna, hanno infatti dato visibilità a quella generazione di bambini e bambine e di ragazzi e ragazze che vissero e sperimentarono la guerra nella loro vita. Una guerra che non avevano voluto ma che dovettero subire. I fratelli Savini hanno sottolineato l’importanza della memoria come ponte di scambio umano tra generazioni.
Nella sala erano presenti alcune cinne di guerra ed i loro familiari. La cinnica della terza E ha letto le lettere che aveva scritto qualche mese prima. Alla fine dell’incontro, erano tutti felici ed emozionati di ritrovarsi insieme.
Giuseppe e Giacomo avevano presentato il loro libro nella nostra scuola l’anno precedente durante l’iniziativa #ioleggoperché2020, svoltasi nel mese di novembre. Ci avevano poi invitato a vedere in streaming il documentario realizzato a partire dal loro testo dall’istituto italiano di cultura di Monaco di Baviera in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, festa della liberazione.
I ragazzi e le ragazze dell’allora classe seconda E, oggi in terza, avevano deciso di scrivere a quei cinni ed a quelle cinne ora diventati nonni e nonne, colpiti dalle loro storie e sofferenze. Loro che da mesi vivevano le fatiche dell’essere stati isolati in casa per via del Covid, sentivano di avere cose da dire alla cinnica di tanto tempo fa. Avevano poi trascritto i loro pensieri su carta da lettera e le hanno spedite fisicamente a mezzo posta dopo aver apposto un francobollo ad una busta. Un’esperienza nuova e curiosa per le generazioni del terzo millennio, abituate a comunicare in formato digitale.
Qui di seguito l’audio dell’incontro
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